Wednesday 8 June 2011

BOOM! L’incredibile storia del poker online.

Si vocifera giá da tempo dell’ imminente uscita del trailer di “BOOM”, un documentario sul poker online che uscirá l’anno prossimo, il quale é stato prodotto dalla stessa casa di produzione che ha dato vita alla serie “From Busto to Robusto”. All’ inizio questo progetto era stato pensato come un documentario breve sul boom economico generato durante l’ascesa dell’ industria del poker online. Man mano che nuovi dettagli vengono rivelati, sembra che questo cortometraggio abbia tutte le potenzialitá per diventare un importante documento mediatico sull’ industria pokeristica. Sono venuto a conoscienza di questo film casualmente, mentre stavo sbirciando vari forum e blog del settore alla ricerca di qualche news golosa. Sicuramente ció che ho trovato é stato molto piú che gradito anche perché fino ad oggi non avevo ancora avuto una prova certa che “BOOM” stesse veramente prendendo forma.

“Boom” é l'ultimo progetto di Jay "Krantz" Rosenkrantz e Taylor Caby. La coppia dietro questo progetto ha giá prodotto una grande quantità di popolari progetti basati sul poker, tra cui "The Micros", una serie animata apparsa su YouTube.Il trailer ufficiale è stato rilasciato questa settimana provocando grande scalpore nel mondo del poker.

Il film racconterá la storia di persone comuni che si sono avvicinate all’ affascinante mondo del gioco d’azzardo professionista durante il “boom” del poker, innescato dalla vittoria del World Series Of Poker del 2003 da parte di Chris Moneymaker. La storia di Chris rivoluzionó il mondo del poker perché fu il primo giocatore dilettante che investí la modica cifra di 40 dollari in un torneo di poker online qualificandosi e vincendo il WSOP portandosi a casa la bellezza di 2.5 milioni di dollari! L’ effetto Moneymaker ispiró molti giocatori dilettanti a riversarsi sulle piú grandi poker room intraprendendo una carriera da giocatore professionista genereando cosí un giro di soldi impressionante. Vediamo di capire e discutere le cause sull’ importanza di questo documentario per un industria che di recente ha subito un brutto colpo.

Il documentario dovrebbe ruotare intorno alla vita di persone comuni, che hanno scoperto il poker dopo il boom economico e hanno trovato fama e denaro passando da tornei online dilettanti a tornei di fama mondiale. Tra questi possiamo trovare Tony Dunst, uno dei piú giovani e rispettati giocatori professionisti e Danielle, una madre e moglie e giocatrice di poker professionista che fino a pochi anni prima non sapeva come mantenere la sua famiglia e che inprovvisamente si é arricchita. In un intervista questi due personaggi hanno chiamato “BOOM” una "metafora del sogno americano".



Da quel poco che ho potuto vedere direi che questa sembra una favola ai tempi moderni, un sogno che diventa realtá in un periodo dove i sogni erano un lusso per pochi soprattutto in un America post recessione. Chissa se questa sará una storia a lieto fine...Comunque sia, la storia ci insegna tutti gli imperi vedono una gloriosa ascesa ma, prima o poi son destinati a cadere. Il film affronterá anche le cause ed effetti della caduta dell’impero del poker online dopo I devastanti avvenimenti del Black Friday quando i giocatori americani sono stati banditi dal gioco online a causa di rinvii a giudizio stabiliti dal Ministero della Giustizia, lasciando cosí in braghe di tela tutti quei giocatori professionisti che avevano trovato la loro vitale fonte di guadagno nelle grandi poker room americane. Fortunatamente le terribili ripercussioni del Black Friday non hanno fermato questo progetto ma, al contrario hanno dato piú spessore alla trama e la genialitá del team creativo ha donato maggiore slancio a questo docu-film.

A differenza di altri documentari o film sul poker, BOOM ha davvero le potenzialitá di raccontare la storia del poker online sotto molti punti di vista, non vedo l’ora di vedere il film completo e non posso che ammirare l’intelligenza e l’ambizione di Rosenkrantz e Caby. Son sicuro che non sara un film di condanna e nemmeno tratterá di vincitori e vinti...ma sará sara' un film sulla ricerca della vera libertà attraverso gli alti e bassi del gioco d'azzardo professionale, e le rara opportunità concessa a una generazione di giocatori di poker: la possibilità di realizzare effettivamente i propri sogni.

Il Venerdì nero dell’ Online Poker- Le Conseguenze

Il 15 aprile scorso si é verificato un evento di proporzioni massicce nel mondo del poker online. Il Governo federale degli Stati Uniti ha sequestrato i siti di poker online di alcuni dei più grandi contribuenti, ossia Absolute Poker, Full Tilt Poker e PokerStars. Di conseguenza si é assistito ad un incremento del traffico in siti di poker europei come Bwin, PKR, 888.com, ecc... Questa giornata “nera” é stata per l’appunto denominata Black Friday ed ha avuto ripercussioni imponenti sia oltre oceano che in Europa, proviamo di capire ed investigarne le cause.
Al momento i giocatori americani che usufruivano di queste poker room non possono più giocare a poker online e, la stessa sorte potrebbe toccare ad altri siti affini che potrebbero subire un trattamento simile. Ciò ha spinto i giocatori americani a cercare nuove poker room spostando la loro attenzione sui provider europei. Un problema che si presenterà deriverà dal fatto che alcuni dei giocatori professionisti statunitensi si trasferiranno in Europa in quanto il loro sostentamento si basa sul poker online e per il prossimo futuro ciò sarà impensabile negli Stati Uniti. Non tutti i campioni di poker statunitensi decideranno di trasferirsi in Europa, ma alcuni ci stanno pensando seriamente. Tuttavia ci sono ancora una serie di siti che permettono ai giocatori americani di giocare a poker online, come ad esempio Feltstars e Bodog, due dei più grandi siti di poker online restanti nel panorama americano. Questi siti hanno bonus di deposito del 100%, quindi non c’é da preoccuparsi della gestione dei bankroll, perché si avrà una rete di sicurezza. Inoltre avendo gestito i fondi dei loro clienti in maniera diversa e parsimoniosa rispetto a PokerStars e Full Tilt Poker hanno evitato di violare le leggi sul gioco americano che ha portato al sequestro e chiusura di quest’ultimi.
]Tuttavia, il governo degli Stati Uniti sta restituendo tutti i fondi ai giocatori di questi siti quindi è probabile che, nel caso in cui altri domini vengano sequestrati, questi restituiranno tali fondi ai loro utenti.
Tuttavia, sembra che ci sia una certa confusione sul motivo per cui questi siti sono stati chiusi, e le conseguenti ripercussioni per i giocatori di poker online americano. I più grandi siti di poker online sono stati coinvolti in pratiche bancarie illegali che hanno violato le leggi degli Stati Uniti per quanto riguarda le regolamentazioni passate dal governo sul poker online. C’é da chiarire che queste leggi hanno mirato il finanziamento dei siti di gioco d'azzardo, e non i giocatori stessi. L’ UIGEA (Unlawful Internet Gambling Enforcement Act) ha dichiarato che non é illegale per gli americani spendere e vincere denaro reale sui siti di poker online ma, l'atto che lo rende illegale é il deposito, o la riscossione di soldi tramite un qualsiasi istituto finanziario statunitense ad esempio, società di carte di credito, banche, ecc...Tradizionalmente, gli americani hanno cercato altri modi di giocarsi i propri soldi aggirando queste severe regolamentazioni ovvero utilizzando carte di debito prepagate, sistemi di valuta online e altri metodi piú o meno ortodossi, anche se spesso sono efficaci solo per un breve periodo di tempo. C'è stata una sorta di 'corsa agli armamenti', in quanto il Governo degli Stati Uniti cerca di chiudere ogni nuovo metodo che si presenti. Si vocifera che le accuse federali contro i siti non siano strettamente legate al solo gioco del poker. Sembra invece che l'FBI stia cercando crediti connessi a frodi bancarie e riciclaggio di denaro sporco. Questi siti apparentemente hanno camuffato certi tipi di pagamenti, e questa é una violazione grave e alquanto sospetta secondo l’ UIGEA. Ad esempio, per aggirare il divieto di effettuare transazioni di denaro, un sito può far finta che i pagamenti siano per acquistare del merchandise, quando in realtà questi non son null’ altro che portafogli per finanziare il gioco d'azzardo. Questo era un concetto molto frainteso dai cittadini degli Stati Uniti che hanno giocato a poker su internet. Per questo motivo, nessun utente che usufruiva di questi siti é stato arrestato in relazione a questo problema. Esso ha tuttavia creato una voragine nel mercato statunitense, un vuoto che i giocatori europei non vedono l’ora di riempire.

Quindi questi problemi come hanno influenzato di poker online europeo?

Molti giocatori si sono dimostrati allo stesso tempo soddisfatti e delusi sul corso degli eventi. Da un lato più persone dall’ Europa si riversano a giocare sui siti americani (più concorrenza), dall’ altro si é vista una riduzione dei cosiddetti giocatori "deboli" che dall’ America si apprestavano a giocare nei siti europei (o per meglio dire i cosiddetti polli da spennare), creando cosí notevoli opportunitá di guadagno per i giocatori del vecchio continente. Esempio lampante di giocatori che hanno saputo trarre un notevole guadagno é quello di tre pokeristi finlandesi che hanno dominato la cash games su Full Tilt Poker. Patrik Antonius, Jens "Ingenious89" Kyllönen e Jani Vilmunen hanno infatti incassato quasi 3 milioni di dollari di profitto combinato. Certamente questi ultimi stanno approfittando della mancanza della concorrenza americana online!

Per quanto riguarda l'andamento complessivo globale, quando la notizia che tre dei più autorevoli siti di poker online erano sotto controllo e successivamente sono stati messi sotto sequestro da l' FBI, la maggior parte degli utenti é stata assalita dal panico soprattutto quando si sono visti congelare i loro fondi. Come già discusso, i siti europei hanno visto aumentare il loro traffico durante le settimane successive il Black Friday e siti come PKR, Victor Chandler, Paradise Poker e Bwin hanno drasticamente aumentato i loro utenti e successivamente i loro guadagni. Ma ora che la Procura Distrettuale ha predisposto di nuovo il controllo di alcuni domini ".com", le cose potrebbero cambiare, ma i siti di poker europei, per il momento, continuiamo a vedere un aumento massiccio di utenti.

Le conseguenze

Il rischio è, dopo che le acque si saranno calmate, molti giocatori torneranno alle poker room più grandi, in quanto offrono una maggiore selezione di giochi e un maggior montepremi in denaro. Ma per ora, ai siti europei più piccoli è stata data la possibilità di attrarre un giro maggiore d’affari e forse, se questi forniranno un servizio abbastanza buono, alcuni di quei clienti rimarranno a loro fedeli per gli anni a venire. Il più grande concorrente dei siti incriminati, Party Poker ha goduto di una spinta enorme e le loro azioni sono decollate a seguito del Venerdì Nero. Nel 2006, con l'avvento della UIGEA e le successive regolamentazioni sul gioco online, Party Poker ha vietato il servizio di online poker ai giocatori americani. A quel tempo, Party Poker è stata la più grande poker room online, sia in termini di attività che di clienti. Hanno comunque subito enormi perdite di entrate dopo aver preso la decisione di boicottare il mercato statunitense ma alla fine, rischiando grosso come in una partita a poker sono riusciti a sopravvivere, e ora possono raccoglierne i ricchi frutti.


This Fine Life: A Novel21Kindle, Wi-Fi, Graphite, 6" Display with New E Ink Pearl Technology - includes Special Offers & Sponsored Screensavers
BlogItalia - La directory italiana dei blog